Dopo le brillanti vittorie esterne in casa del Siena in campionato e al Tardini di Parma negli ottavi di Coppa Italia, il Catania ritrova la vittoria interna al Massimino battendo la Sampdoria di Ciro Ferrara con il punteggio di 3 a 1.
Partita dominata dai rossazzurri che per quasi tutta la gara hanno costretto i blucerchiati a difendersi e bravi gli etnei, ancora una volta, a rimontare una situazione di svantaggio così come accaduto a Siena. Partita molto vivace nel primo tempo con il Catania che ha schiacciato la Sampdoria nella propria metà campo, sfiorando la rete prima con Izco e poi con Bergessio, poi la Sampdoria in una delle rare azioni offensive si è portata in vantaggio grazie ad un calcio di rigore. Azione confusionaria in area rossazzurra, la palla arriva ad Icardi che dribbla un paio di avverari prima di essere atterrato da Legrottaglie. Per l’arbitro Giacomelli è rigore che Maresca realizza spiazzando il portiere rossazzurro Andujar.
Il Catania non si scompone, riversandosi nuovamente nell’area di rigore sampdoriana ma per gli attaccanti rossazzurri non è facile trovare spazi in una difesa attenta a difendere la porta dell’estremo difensore Romero. Al 40esimo, però, situazione molto dubbia in area di rigore con Bergessio che viene travolto dal portiere Romero al limite dell’area di rigore, ma per l’arbitro Giacomelli l’azione può proseguire scatenando l’ira di Maran e del pubblico presente al Massimino. Dopo 120 secondi di recupero, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi e lì dentro, ancora una volta, la voce di Maran si sarà sentita parecchio in quanto i rossazzurri rientrano in campo decisi a riportare il punteggio a loro favore. Dopo dieci minuti di assedio, infatti, arriva il tanto agognato pareggio firmato da Mario Paglialunga, subentrato nel primo tempo all’infortunato Salifu, che di destro realizza la prima rete in campionato. Dopo un anno e mezzo dal suo arrivo a Catania segnato dalla lunga ripresa dall’infortunio subito quando ancora giocava in Argentina, la prima gioia per l’ennesimo argentino prelevato dall’ex A.D. Lo Monaco.
Raggiunto il pareggio il Catania non si ferma e continua a spingere per cercare il goal del vantaggio che arriva dopo altri dieci minuti. Marchese riesce a tenere in campo un pallone destinato sul fondo crossando in maniera impeccabile al centro. Puntualissimo Bergessio si fa trovare al posto giusto e di testa supera imparabilmente Romero. Sesta rete in campionato per il numero nove rossazzurro, sempre più uomo determinante nell’attacco rossazzurro. A quel punto Ferrara le prova tutte cambiando modulo ed inserendo un altro attaccante, Pozzi dopo aver già fatto entrare Eder nel primo tempo per sostituire l’infortunato Maresca. Nonostante i vani assalti della Sampdoria è ancora il Catania ad andare in rete proprio al 90° grazie alla terza rete in campionato di Lucas Castro, ben servito da Bergessio, che di destro batte il connazionale Romero mettendo il sigillo ad un’altra prestazione maiuscola.
A fine gara piccolo screzio tra Ferrara e Maran, con quest’ultimo che si vede rifiutato il saluto dal collega sampdoriano che lo accusa di aver aggredito verbalmente il direttore di gara condizionandone l’operato.
M. Un bottino di tutto rispetto che allontana, quasi definitivamente, ogni discorso sulla lotta salvezza (la zona retrocessione dista ben 10 punti) e proietta i rossazzurri verso obiettivi ben più prestigiosi.
Massimiliano Giliberto